venerdì 14 settembre 2012

Le violazioni dei diritti dei profughi in Libia non conosce limiti.



Ricevo ogni giorno storie di sofferenze inflitte ai profughi provenienti dal Corno d'Africa, Eritrei, Etiopi, Somali. L'unica colpa di queste persone è quella di essere fugite da situazioni o persone che vogliono negargli la loro libertà, dignità, per fino toglierli la vita. Queste persone sono alla ricerca di pace, serenità e libertà, quindi protezione da chi li perseguità, da chi vuole ridurli in stato di schiavitù, da chi gli ha tolto il diritto di vivere in pace nella propria terra. Il nemico di questi profughi ha molte face, la guerra, la fame, le dittature, le persecuzioni per motivi religiosi, etnici o famigliari.
Le centinaia di persone che oggi intrappolate in Libia, rinchiuse nei centri di detenzione, su richiesta della Comunità Europea, in primis l'Italia, che ha firmato accordi per impedire l'arrivo dei profughi, cosi consegnandoli nelle mani dei militari libici che oggi abusano e violentano le donne, maltrattano e uccidono decine di profughi senza che nessuno gli chieda conto di tutto ciò.
Ieri sera mi hanno chiamato le donne disperate ed esasperate dalle continue violenze dei militari, la telefonata iniziata con il pianto di una donna in cintà al nono mese di gravidanza, che soffriva per la mancanza di area, perché sono chiuse in un stanzone in 10 persone, con il caldo che fa, senza possibilità di lavarsi, senza possibilità di uscire fuori all'aperto a prendere un pò d'area, per giunta, ce la violenza dei militari che gli picchiano, ce mancanza di acqua potabile, mancanza di cibo, la telefonata si è conclusa con il pianto di un bambino di 10 anni, che mi diceva "ho paura, qui ci hanno chiuso al buio, non sivede nulla, ce una puzza che non si respira, fateci uscire"
In questo gruppo di donne ce una donna che soffre di asma, ieri sera stava molto male per mancanza di area, le donne hanno gridato aiuto ai militari, sperando che la portasserò fuori a prendere un pò d'area, ma la risposta dei militari e stata "che crepi pure" tutto questo perché? Paesi come l'Italia che hanno un debito morale ed storico verso queste popolazioni che oggi sono i maggiori fornitori di profughi, cosa fà l'Italia per aiutare queste persone? invece che tenergli bloccati in Libia in condizioni degradanti esposti ad ogni pericolo, abusi e violenza feroce di uomini armati che dispongono dei profughi come delle merci o schiavi, sarebbe stato molto più un atto di civiltà che l'Italia si impegnase in sede europea a cercare protezione ed un ingresso legale protetto per questi profughi in Europa.
Accordi tra gli stati per impedire l'arrivo dei profughi in Europa, il suo risultato finale è stato semplicemente quello di favorire, ingrossare il traffico di esseri umani, grazie a questo tipo di politica anti migrazione, si sono arricchiti i senzzali di carne umani, oggi più che mai ediventato fiorente il traffico di esseri umani e il mercato di organi.
Dal 2009 - 2011 sono scomparsi tra il Sudan ed Egitto più di 4000 minorenni figli di profughi, nel lo stesso periodo più di 3000 persone scomparsi nel Sinai, in questi due anni quasi 2000 profughi morti nel mediterraneo, tutto questo sono il risultato di scelte e politiche sbagliate fatte tra Europa e Nord Africa.
Oggi abbiamo 60.000 richiedenti asilo, con i diritti negati in Israele, sono divenuti oggetto di attachi razzisti e sfruttamento nel lavoro, con esponenti del governo che fomentano odio, contro i migranti africani, tutto questo nel silenzio totale dei governi di tutta la comunità internazionale. Questi migranti si sono riversati in Israele dopo l'accordo Italia-Libia del 2008-2009, quindi gli effetti collaterali dei accordi e scelte politiche hanno spinto migliaia di presone ad affidarsi nelle mani dei trafficanti che gli proponevano la verso Israele, ancora oggi nessuno stato compreso Israele combattono realmente i trafficanti, si preferisce inffligere ulteriori sofferenze ai profughi che sono arrivati a chiedere protezione, quello che sta faccendo oggi lo stato di Israele, la Libia, L'Egitto o Algeria, ect....
Gli stati stranamente sono forti con i più debboli, disarmati invece verso i grandi trafficanti di esseri umani e di organi, tutto ciò è veramente singolare.
Faccio appello, sperando in qualche parlamentere Europeo, persona di coscienza, che possa ascoltare le grida dell'umanità sofferente, di questi profughi, che si possa discutere in parlamento europeo, di come proteggere queste persone, non di come negargli, il diritti di arrivare a chiedere asilo nel UE, ma trovare soluzioni che restituisca loro la dignità e libertà.
Faccio appello anche per chiedere che l'UE chieda allo stato di Israele il rispetto dei diritti dei richiedenti asilo, di fermare i repingimenti nel deserto del Sinai, e fermare ogni attaco e la spirale di odio che stato seminata dei membri del governo israeliano contro profughi Africani che hanno subito molti danni nei ultimi mesi.
Don Mussie Zerai

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