lunedì 20 giugno 2011

IMMIGRAZIONE- GIORNATA MONDIALE RIFUGIATO- GUTERRES (ALTO COMMISS. RIFUGIATI ONU):"MANTENERE APERTE FRONTIERE A CHI HA BISOGNO PROTEZIONE"


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(2011-06-20)
  In occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato, l'UNHCR, rileva: sono 43,7 milioni le persone che nel corso del 2010 sono fuggite dal proprio paese a causa di guerre, persecuzioni e carestie. 15,4 milioni sono rifugiati, 27,5 milioni sono sfollati interni a causa di conflitti e circa 850 mila sono i richiedenti asilo, 15.500 le domande presentate dai minori 

  Sono donne, uomini e bambini i 43,7 milioni di persone che nel 2010 sono state costrette a fuggire dal proprio paese a causa di guerre, persecuzioni, malattie e carestie. Dati non confortanti, i peggiori negli ultimi 15 anni, quelli rilevati oggi, in occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato, dall'Alto Commissariato dell'ONU per i Rifugiati (UNHCR) che compie sessant'anni.

  In particolare, come rilevato nel rapporto statistico annuale 'Global Trends 2010' dell'UNHCR, dei 43,7 milioni di persone, 15,4 milioni sono rifugiati, 27,5 milioni sono sfollati interni a causa di conflitti e circa 850 mila sono i richiedenti asilo. “Angosciante”, secondo l'UNHCR, il dato delle 15.500 domande di asilo presentato da minori non accompagnati o separati, gran parte dei quali somali o afgani. Inoltre, sempre secondo quanto riportato dal rapporto, circa quattro quinti delle persone in fuga ricevono accoglienza dai paesi in via di sviluppo e ciò avviene in un periodo segnato da una crescente ostilità nei confronti di rifugiati in molti paesi industrializzati. E' proprio ai paesi del Nord del mondo che Antonio Guterres, Alto Commissario per i rifugiati dell'ONU lancia un appello affinchè aiutino quelli del Sud a gestire il flusso dei rifugiati: “il contributo maggiore che uno Stato può fornire è mantenere aperte le frontiere a tutti coloro che hanno bisogno di protezione”. Inoltre, Guterres ha espresso forte contrarietà a qualsiasi forma di respingimento, riferendosi ai rimpatri in Libia e all'accordo firmato tra Italia e Consiglio Nazionale Transitorio (CNT) ha sottolineato “la nostra posizione è chiara, la situazione in Libia non è tale da consentire un rimpatrio”.

In Italia i rifugiati sono 56.397, gli apolidi 854. Mentre, i richiedenti asilo ammontano a 4076 unità. I dati, diffusi dal rapporto e riferiti al nostro Paese, parlano “di cifre contenute, in termini sia assoluti che relativi, rispetto ad altri Paesi dell'Unione Europea” indicando come “in Danimarca, Paesi Bassi e Svezia i rifugiati sono tra i tre e i nove ogni 1000 abitanti. In Germania oltre sette, nel Regno Unito quasi 4, mentre in Italia meno di uno ogni mille abitanti”. Nell'ultimo anno i richiedenti asilo nel nostro Paese sono stati soprattutto nigeriani (1358), Pakistani (930) e afghani (875). Negli ultimi due anni, sottolinea l'UNHCR “le politiche restrittive attuate nel canale di Sicilia da Italia e Libia hanno drasticamente ridotto il flusso di rifugiati e richiedenti asilo in arrivo sulle nostre coste”. (20/06/2011-ITL/ITNET)

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