giovedì 23 aprile 2009

EDUCAZIONE INTEGRALE DI FRONTE RAZZISMO E INTOLLERANZA

CITTA' DEL VATICANO, 23 APR. 2009 (VIS). L'Arcivescovo Silvano Tomasi, C.S., Osservatore Permanente della Santa Sede presso l'Ufficio delle Nazioni Unite ed Istituzioni Specializzate a Ginevra, è intervenuto, ieri, alla Conferenza di riesamina della Dichiarazione di Durban 2001, "Durban Review Conference". "Gli stranieri" - ha affermato l'Arcivescovo Tomasi - "e coloro che sono diversi sono spesso rifiutati al punto da commettere atti barbari contro di essi, incluso genocidio e pulizia etnica. Antiche forme di sfruttamento cedono il passo a nuove; donne e bambini sono vittime del traffico di esseri umani in una forma contemporanea di schiavitù, si abusa degli immigrati irregolari, persone percepite diverse e che di fatto sono diverse diventano, in numero spropositato, vittime dell'emarginazione sociale e politica". "La Santa Sede" - ha proseguito l'Arcivescovo Tomasi - "è preoccupata dalla tentazione ancora latente dell'eugenetica" che potrebbe portare "all'eliminazione di esseri umani che non corrispondono alle caratteristiche predeterminate di una data società". L'Osservatore Permanente ha sottolineato che "occorre rivedere alcuni sistemi educativi così che ogni aspetto di discriminazione sia eliminato dall'insegnamento, dai libri di testo, dai curriculum e dagli strumenti visivi. (...) I mezzi di comunicazione, perciò, devono essere accessibili e non soggetti a controlli di tipo razzista ed ideologico, perché ciò conduce alla discriminazione ed anche alla violenza contro le persone di diversa cultura ed etnia". L'Arcivescovo Tomasi ha quindi fatto riferimento alla necessità della "piena realizzazione della libertà religiosa per gli individui e il loro collettivo esercizio di questo diritto umano fondamentale". Di fronte alle sfide attuali, sono necessari, ha concluso l'Osservatore Permanente, "strategie più efficaci nella lotta contro il razzismo, la discriminazione razziale, la xenofobia e la derivante intolleranza. (...) Il primo passo verso una soluzione di carattere pratico, è una educazione integrale che includa valori etici e spirituali che favoriscano il rafforzamento di gruppi vulnerabili come i rifugiati, i migranti e le persone in movimento, le minoranze razziali e culturali, le persone prigioniere di povertà estrema, malati e disabili, ragazze e donne ancora considerate inferiori in alcune società dove un'irrazionale paura delle diversità impedisce una piena partecipazione alla vita sociale". DELSS/CONFERENZA DURBAN/GINEVRA:TOMASI VIS 090423 (350)

Nessun commento: