lunedì 3 novembre 2008

MIGRANTI: MSF "CHIUDE" A LAMPEDUSA, NON HA PIU' IL PERMESSO(AGI)

Roma, 1 nov. Medici senza frontiere (Msf) ha chiuso l'attivita' al molo dell'isola di Lampedusa. In una nota l'organizzazione ha riferito di aver dovuto questa decisione "dopo che il ministero dell'Interno ha deciso di non firmare un nuovo protocollo d'intesa e di non rilasciare il permesso necessario perche' Msf continui a operare adeguatamente". Da qui, l'appello dell'organizzazione al governo di "rivedere la sua decisione". L'organizzazione umanitaria ha garantito dal 2002 visite mediche d'emergenza gratuite per i migranti che arrivano sull'isola dopo aver attraversato un drammatico viaggio in mare. Dal 2005 fino a oggi il team di Msf ha visitato 4.550 migranti, 1.420 solo tra gennaio e ottobre del 2008. "La presenza di Msf nell'isola e' necessaria", rivendica l'organizzazione nella nota, "a causa del gran numero di persone che sbarcano sulle sue coste ogni anno -piu' di 25mila nei primi dieci mesi del 2008- fino a quando le autorita' sanitarie regionali non garantiranno un servizio". E' "inaccettabile", ha ammonito Loris de Filippi, responsabile delle operazioni Msf in Italia, "che mentre i nostri medici possono operare nel cuore del conflitto in corso in Nord Kivu nella Repubblica del Congo, siamo praticamente costretti a concludere l'assistenza medica e umanitaria nel territorio di uno Stato europeo". L'organizzazione e' preoccupata perche' in futuro non saranno piu' garantite le visite mediche al molo di Lampedusa, soprattutto in considerazione del fatto che negli ultimi anni Msf ha evidenziato un incremento nelle patologie dei migranti dovute alle condizioni dei viaggi in mare (traumi, ipotermia, ustioni). Secondo i dati di Medici sempre frontiere, sempre piu' migranti arrivano da zone di guerra o paesi colpiti da carestie, come Somalia, Eritrea, Sudan ed Etiopia (30 per cento); inoltre sono in aumento gli arrivi di donne (12 per cento, 151 in gravidanza dall'inizio dell'anno) e minori (8 per cento). (AGI)

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